Paolo Simonazzi è un “gentiluomo emiliano dall’animo rivoluzionario”. Come fotografo è un attento “ascoltatore” delle voci dei maestri nati nella sua terra, ha la via Emilia negli occhi e, inevitabilmente, anche nelle sue fotografie.
Ma ha anche il viaggio nelle scarpe e nello sguardo, che sia proiettato oltreoceano, come nel suo progetto fotografico “Mantua Cuba”, o nell’abitazione privata di un gentil signore di nome Lenin, fino a tornare a casa, lungo l’argine del Grande Fiume Po nel suo nuovo progetto fotografico “Il filo e il fiume”.
Delle scoperte, dei rinvenimenti della memoria, delle tracce umane che a saper guardare si incontrano lungo un percorso (quando la predisposizione è osservare e imparare), si parlerà con l’autore nel corso della diretta Facebook sulla pagina di ViaggioFotografico, mercoledì 19 maggio alle 19.
Modera l’incontro la giornalista e curatrice Loredana De Pace che intervisterà il fotografo emiliano Paolo Simonazzi. Ecco il link per la diretta: https://www.facebook.com/ViaggioFotografico
Paolo Simonazzi è nato a Reggio Emilia nel 1961. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ha pubblicato diversi volumi fotografici e sue immagini sono conservate in importanti collezioni di istituzioni, musei e private.
Le sue fotografie sono ambientate in luoghi imprevedibili nei quali le cose “appaiono” inaspettatamente in quelle strade laterali dove il limite tra reale e surreale risulta sfumato.
Quelle di Simonazzi sono fotografie che mostrano luoghi reali, ricordati o semplicemente immaginati e che riescono spesso a fare sorridere per la loro ironia e l’ingenua naturalezza.
L’autore ama cogliere il paradosso come guida primaria del suo fotografare. In questo modo e grazie all’insegnamento di grandi e riconoscibili maestri, l’ordinario è capace di elevarsi a straordinario.
Fra i molti progetti fotografici di Paolo Simonazzi ricordiamo: Circo Bidone (Zoolibri, 2003), uno dei suoi primi lavori, racconta di un piccolo circo sopravvissuto all’epoca della multimedialità e degli effetti speciali.
Dal 2006 al 2010 si è dedicato a Mondo piccolo, un progetto fotografico alla riscoperta delle terre care a Guareschi.
Nel 2006 si è avvicinato al tema del disagio sociale con il progetto fotografico La casa degli angeli.
Tra la Via Emilia e il West (Baldini Castoldi Dalai, 2007) è invece un progetto fotografico che illustra la pacifica penetrazione dell’iconografia americana nel paesaggio culturale e architettonico della regione Emilia-Romagna, esposto a Villa delle Rose – MAMbo, Bologna (2007), a New York e San Francisco.
Nel 2014, per la IX edizione di Fotografia Europea, presenta la mostra Cose ritrovate, un viaggio visionario ispirato ai testi letterari di Ermanno Cavazzoni e di Raffaello Baldini (Marsilio, 2014).
Il progetto fotografico Bell’Italia (Silvana Editoriale, 2014) è stato presentato in anteprima a Fotografia Europea 2011, poi a Sydney, Melbourne (2012), Tokyo (2014) e Mosca (2016).
Nel 2015 presenta a Torino un’anteprima del progetto fotografico Icons of Liscio (Guaraldi- LAB, 2019), ispirato alla fascinazione dei manifesti iconici delle orchestre da ballo in Emilia-Romagna.
Mantua, Cuba (Greta’s Books, 2016), è una ricerca sentimentale che ha come luogo d’indagine una cittadina di provincia ai confini dell’isola di Cuba.
So near, so far (Danilo Montanari, 2018), è un’originale rilettura dei suoi progetti fotografici principali che guardano alla propria terra d’origine.
La Terra, L’Emilia, la Luna, presentata alla Galleria Romberg di Latina nel Febbraio 2020, è una summa dei progetti del fotografo.
Loredana De Pace è giornalista pubblicista, curatrice indipendente e quando sente di avere qualcosa da dire, anche
fotografa.
Dal 2004 scrive per la testata FOTO Cult – Tecnica e Cultura della Fotografia, è autrice del libro TUTTO PER UNA RAGIONE. Dieci riflessioni sulla fotografia (emuse, 2017).
Tiene la rubrica TAKE CARE of sulla piattaforma on line NOCsensei. È Photo Couch sulla piattaforma photocoach.it.
Collabora da molti anni con media online dedicati alla cultura e alla fotografia.
Tiene lezioni online sulla fotografia e in presenza, modera dirette su varie piattaforme online dedicate alla divulgazione della fotografia e degli autori di cui si occupa.
Partecipa a giurie di premi nazionali e internazionali, letture portfolio e segue come photo consultant progetti fotografici ed espositivi in Italia e all’estero.
Collabora con associazioni culturali nell’organizzazione di eventi e conferenze sulla fotografia e partecipa alla realizzazione di progetti editoriali.
Idea e cura, insieme alla regista Rossella Viti, Territori latenti, percorso all’interno del progetto di residenza Verdecoprente.
Ha lavorato come editor e traduzione linguistica di contenuti multimediali, Visual web – social specialist per il progetto Orienteering Drama, Ideato dall’Associazione Ippocampo.
Fino al 2017 ha curato l’archivio dell’autrice calabrese Gina Alessandra Sangermano. Autrice di uno dei racconti dell’ebook “Il mio mondo ideale” (Mille pagliuzze d’oro) e del libro “La straordinarietà del quotidiano” (ed. Voglino).
Ha curato i libri Epifanie: l’altra fisica del paesaggio di Tina Cosmai, Un’altra America di Massimo Tennenini, Una ragazza senza borsa di Gina Alessandra Sangermano, Il silenzio della parola, il rumore della carta, catalogo della mostra di Giulio Cerocchi, Ex?, catalogo della mostra di Raffaele Salvati, co-cura di NOMORE di Raffaella Castagnoli, SOLITUDE di Gianbattista Uberti.
Come fotografa ha esposto il reportage El pueblo de Salinas e Ecuador: il piccolo gigante (2011), che è anche un libro edito Petruzzi, con introduzione di Luis Sepúlveda.
Sono un cielo nuvoloso (2014, Galleria Interzone-Roma) è la sua personale realizzata esclusivamente con smartphone e app Hypstamatic, mentre Qualcosa è cambiato (2017, Portici Comunali di Priverno – LT) è la sua ultima personale in ordine di tempo realizzata con fotocamera Rolleiflex e pellicola bianconero.
Principali interviste: Fiorella Mannoia, Frank Horvat, Elliott Erwitt, Lanfranco Colombo, Piergiorgio Branzi, René Burri, Ferdinando Scianna, Italo Zannier, Mario De Biasi, Brigitte Niedermair, Federico Borella, Tommaso Mori, Frans Lanting, Virginia Bettoja, Eugenio Recuenco, Mimmo Jodice, Diana Markosian, Simon Norfolk, Sandro Miller.
Principali conferenze: “Il photo editor in redazione”, webinar per la redazione del giornal studentesco Scomodo; talk con il fotografo Carlo Traini; presentazione editoriale del libro di Denis Curti, Capire la fotografia contemporanea; Evoluzione del linguaggio fotografico, Circolofotografico La Gondola, Venezia (2020).
Tavola rotonda su EDITORIA e FOTOGRAFIA, Macro Asilo (Roma, 2019); Martin Weber: Mapa de sueños latino americano, intervista pubblica e traduzione simultanea (CRAF-Spilimbergo 2019); Giulio Cerocchi, Il silenzio della parola, il rumore della carta.
Pontremoli Foto Festival (2019); Il Mercato della fotografia c/o Open Studio di Patrizia Genovesi (2016); Cecità e informazione Perugia Social Photo Fest (2016); Etica e Fotografia, Roma, Spazio Visiva e Milano, Samsung District (2015); lezione di Photo editing per scuola di Fumetto, Lucca (2015); Seminario I collettivi fotografici – Face Photo News, Sassoferrato (2014).
Principali curatele di mostre fotografiche: Epifanie. L’altra fisica del paesaggio, di Tina Cosmai; Garden Misnake, fotografie, video e musiche di Patrizia Genovesi (Rome Art Week 2019); Mese della Fotografia di Roma (2019): mostre di Massimo Tennenini, Francesca Dini, Sabrina Genovesi. EX? di Raffaele Salvati e Ardesia: pietra silenziosa di Francesca Donadini (2019), Portici comunali Priverno (LT). A Flower Revolution di Paolo Belletti, Palazzo Incontro di Roma (2014); Il silenzio della parola, il rumore della carta di Giulio Cerocchi, Teatro Parenti e galleria Expowall – Milano, Bookcity 2016. Una ragazza senza borsa di Gina Alessandra Sangermano, Cosenza, 2015 e Roma 2016.
Curatela di esposizioni del festival di fotografia Colorno Photo Life, 2015-2019, Regards Argentiques, fotografie analogiche di David Zhornski, Galleria Impatto Roma (2019). EX? di Raffaele Salvati (Taranto, Parma, Latina, Calella-Spagna). Melting pot Docenza / consulenza / performance / direzione artistica Lettura portfolio in varie sedi (Premio Voglino, Fotografia Etica 2019, PiùFotograFIAF, Genazzano 2019, ecc.);
Visite guidate presso mostre fotografiche (ColornoPhotoLife 2017-2019); In three words; workshop di photo editing (2018-2020); Idea! Corso di progettazione fotografica (2018-2019); presentazione editoriale TUTTO PER UNA RAGIONE. Dieci riflessioni sulla fotografia (varie sedi, 2017-2019); performance Vi presento Gina e Non chiamatemi Gina, secondo studio per la scena, Verdecoprente Residenze in Festival, Vi presento Gina anche presso Perugia Social Photo Fest e Photolux Festival; editoriale per il giornale francese del festival Boutographies; intervista radiofonica su Radio Barrio / trasmissione Kodachrome, su Gina Sangermano; conferenza su Vivian Maier – Roma (2014). Seminario Primavera Fotografica (2017) – Open Studio Roma Una giornata di lettura dell’immagine; laboratorio fotografico Percepire i 5 sensi con la fotografia.
Collabora con l’agenzia Admira Photography di Milano (aggiornamento e traduzioni sito).
È stata intervista nell’ambito del progetto internazionale The Heroyn’s Journey interview https://bit.ly/3wnvx3e.
Per contattare Loredana De Pace, questi sono i suoi riferimenti:
facebook.com/loredana.depace
LINKEDIN https://bit.ly/2PlrWSU
YOUTUBE https://bit.ly/3uftqwv
INSTAGRAM @loredana_de_pace
EMUSEBOOKS https://bit.ly/3ugOoeB
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