La storia della fotografia latino-americana è ancora pressoché sconosciuta al pubblico
Italiano e occidentale in genere, salvo che per la conoscenza di alcuni grandi nomi come il
brasiliano Salgado.
Il Brasile ha una lunga tradizione fotografica che è stata costruita soprattutto grazie
all’impegno e alla passione di tantissimi fotografi amatoriali.
Un’istituzione molto importante in Brasile è costituita dal Foto Cine Clube Bandeirante.
Abbiamo ripercorso alcune tappe fondamentali della sua storia in compagnia del suo attuale
presidente José Luiz Pedro.
Il modernismo arriva in Brasile con la Semana de Arte Moderna, 1922, San Paolo, in un
momento storico di stagnazione artistico culturale del Brasile.
La Fotografia Modernista brasiliana nasce integrando e contaminando elementi presenti
nelle correnti europee d’avanguardia (Cubismo, Futurismo, Dadaismo, Espressionismo e
Surrealismo) ed elementi specifici della cultura brasiliana.
Il merito di questa operazione ai primi club fotografici brasiliani, creati da fotografi amatoriali
che si proponeva l’ambizioso progetto di elevare la fotografia al rango delle altre arti visive,
promuovendo l’idea di fotografia come forma d’arte in opposizione a quella vigente di
fotografia come documento.
“Pochi ci credevano e i critici d’arte non la ritenevano tale.” Dice José Luiz Pedro.
“A São Pauloun primo tentativo di organizzare un circolo fotografico ci fu nel 1926 con la
creazione della Sociedade Paulista de Photographia e della loro rivista Sombras e Luzes.
Si sciolse nel 1929, dopo la sua prima mostra.”
Il Foto Cine Clube Bandeirante nasce nel 1939 a São Paulo per iniziativa di un gruppo di
fotografi, orfani della “Sociedade Paulista de Photographia”.
Il Foto Cine Clube Bandeirante finirà con l’accogliere fotografi amatoriali di varia formazione,
uniti dall’amore per il mezzo fotografico e dalla voglia di sperimentare nuove forme di
espressione artistica attraverso il mezzo.
L’ambizione è l’originalità del progetto di questo fotoclub è contenuta nel nome.
I bandeirantes erano gli esploratori coloniali e difatti i fotografi fondatori furono dei pionieri,
degli esploratori di quella che all’epoca era un’arte ancora poco praticata in Brasile.
José Luiz Pedro anche tu sei un fotografo amatoriale e hai una formazione in IT – Computer
Network Engineering.
Cos’è per te la fotografia?
“La fotografia per me è un mezzo di espressione artistica, un modo di vivere attraverso l’arte
e un mezzo per esprimere il modo in cui vedo le cose, il “mio mondo” attraverso delle
immagini su carta e oggi sui supporti digitali.”
Quando e perché hai iniziato a fare fotografia?
“Ho frequentato un Corso e un Workshop di Fotografia che mi hanno introdotto alla parte
“tecnica” della Fotografia.
Su invito di un professore sono andato a visitare il Foto Cine Clube Bandeirante e non me
ne sono più andato.
Ho cominciato a partecipare ad appuntamenti fotografici e a leggere il materiale che trovavo
nella Biblioteca del club ed ero lettore di riviste brasiliane di settore come Iris Foto e
Fotografe Melhor, quest’ultima ancora oggi pubblicata.”
Sei un membro del FCCB dal 1996 e suo presidente dal 2003.
Inoltre fra il 2006 e il 2020 sei stato anche Direttore della Fotografia presso la
Confederazione Brasiliana di Fotografia.
Cos’è il FCCB oggi?
“Il Foto Cine Clube Bandeirante è una istituzione consolidata e una tradizione nel mondo dei
club fotografici brasiliani.
Ha creato la manifestazione Salão Internacional de Arte Fotográfica negli anni ’40 ed è un
membro fondatore della Confederazione Brasiliana di Fotografia.”
Come titola un libro di Marvin Heiferman, la fotografia cambia tutto e il FCCB è stato un
importante luogo d’incontro e formazione di tanti fotografi amatoriali in grado d’influenzare il
linguaggio fotografico e l’immaginario collettivo del Brasile.
Dagli anni ’40 in poi paesaggi urbani, volti, e natura del Brasile furono reinterpretati dai
membri del FCCB.
Si cercavano nuove chiavi di lettura della realtà e, anche se la linea figurativa non venne mai
abbandonata, come testimoniano le produzioni di Dulce Carneiro, tra gli anni 50 e 60
trovano maggiore affermazione la cosiddetta “fotografia architettonica” e le correnti
astrattiste.
Ricordiamo le “ricreazioni” di José Oiticica Filho (1906-1964) e le foto astratte di Geraldo
de Barros (1923-1998), che si distingue per le scene montate, i ritagli e i disegni sui
negativi.
In che direzione sta muovendo oggi il Foto Cine Clube Bandeirante?
“In qualità di presidente dal 2003 ho avviato una riforma strutturale, con l’organizzazione
della collezione del FCCB e la catalogazione del materiale della sua biblioteca”.
Corsi, workshop, lezioni programmate e diverse visite guidate/uscite fotografiche e progetti
espositivi sono alla base dell’attività del foto cine clube bandeirante, che continua a
promuovere la fotografia amatoriale brasiliana.
“Sono state organizzate importanti collaborazioni e mostre con il MASP, il MoMA e la
Galeria Almeida & Dale.”
L’ultima collaborazione quella con Vittorio Graziano, direttore creativo del Med Photo Fest di
Catania e lui stesso membro del FCCB che ha portato alla partecipazione di diversi fotografi
membri al Med Photo Fest 2022, festival quest’anno interamente dedicato alla fotografia
brasiliana.
Ma qual è il legame tra fotografia Brasiliana e fotografia Italiana?
Il legame è più stretto di quello che potremmo pensare perché, come ha sottolineato José
Luiz Pedro, “Il FCCB è stato fondato di fatto da diversi discendenti d’italiani” e, forse
complice la globalizzazione e i social che hanno influenzato il mondo artistico brasiliano
esiste una certa uniformità a livello estetico, soprattutto se si guarda alla fotografia
amatoriale e agli ambienti dei fotoclub.
Numerosi poi i nomi di fotografi italiani professionisti che come José ricorda hanno lasciato
traccia di sé in Brasile come ad esempio Oliviero Toscani.
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